Prostatite
Come riconoscere e trattare questa condizione comune
La prostatite è una condizione infiammatoria che colpisce la prostata, una piccola ghiandola presente solo negli uomini, situata appena sotto la vescica e responsabile della produzione di parte del liquido seminale.
Nonostante se ne parli poco, è una delle patologie urologiche più frequenti tra gli uomini sotto i 50 anni, ma può interessare anche gli anziani.
Esistono diverse forme di prostatite, alcune con sintomi molto fastidiosi, altre completamente asintomatiche.
Capire di cosa si tratta, riconoscere i segnali e intervenire in modo corretto è fondamentale per evitare complicazioni e migliorare la qualità della vita.
Tipologie di Prostatite
Non esiste una sola prostatite. In base alla causa e ai sintomi, si distinguono diverse forme cliniche:
1. Prostatite Batterica Acuta
È la forma più rara, ma anche la più evidente. I sintomi compaiono improvvisamente e possono essere molto intensi. Si tratta di un’infezione batterica acuta della prostata, che può derivare da un’infezione urinaria trascurata o da un reflusso di urina infetta nei dotti prostatici.
2. Prostatite Batterica Cronica
Si sviluppa quando l’infezione batterica non viene completamente eliminata o recidiva nel tempo. I sintomi sono più lievi rispetto alla forma acuta, ma persistono per settimane o mesi. È spesso difficile da diagnosticare e da curare completamente.
3. Prostatite Cronica Non Batterica (Sindrome del Dolore Pelvico Cronico)
È la forma più comune in assoluto e, allo stesso tempo, la più complessa da interpretare. Non è causata da batteri e può essere legata a fattori infiammatori, stress, disfunzioni muscolari del pavimento pelvico o irritazioni nervose. I sintomi sono simili alle altre forme, ma non si rilevano infezioni nei test.
4. Prostatite Asintomatica
In questo caso non ci sono sintomi evidenti. Viene spesso scoperta casualmente durante esami di controllo, come l’analisi del PSA o una biopsia prostatica. Anche se non provoca disturbi, può richiedere monitoraggio medico.
Sintomi della Prostatite: Cosa Osservare
I sintomi variano a seconda della forma e della gravità, ma i più comuni includono:
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Dolore o bruciore durante la minzione (disuria)
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Bisogno frequente di urinare, soprattutto di notte (nicturia)
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Sensazione di svuotamento incompleto della vescica
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Dolore alla base del pene, nella zona pelvica, lombare o perineale
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Dolore durante o dopo l’eiaculazione
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Difficoltà a urinare o flusso urinario debole
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Febbre, brividi e malessere generale (nelle forme acute)
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Questi sintomi possono durare giorni, settimane o persino mesi, influenzando la vita quotidiana, il lavoro e la sfera sessuale. Se noti anche solo alcuni di questi segnali, è importante parlarne con uno specialista.
Cause e Fattori di Rischio
Le cause della prostatite variano in base alla tipologia:
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Infezioni batteriche (spesso E. coli)
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Reflusso di urina nei dotti prostatici
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Stress prolungato
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Attività sessuale irregolare o eccessiva
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Sedentarietà
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Traumi al pavimento pelvico (ad esempio, per chi va spesso in bici)
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Disturbi del sistema immunitario o neurologico
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Nel caso della prostatite cronica non batterica, la componente psicologica e muscolare gioca un ruolo importante: lo stress e l’ansia possono innescare tensioni a livello del pavimento pelvico, causando infiammazione e dolore persistente.
Diagnosi: Come si Riconosce la Prostatite
Il primo passo è una visita urologica, durante la quale lo specialista raccoglie informazioni sui sintomi, la durata e l’intensità. Successivamente, possono essere richiesti alcuni esami:
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Esame delle urine e urinocoltura, per escludere infezioni urinarie
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Spermiocoltura, per analizzare la presenza di batteri nel liquido seminale
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Esami del sangue, incluso il PSA (antigene prostatico specifico)
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Ecografia prostatica transrettale, per osservare eventuali alterazioni della ghiandola
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Valutazione del pavimento pelvico, in caso di sospetta componente muscolare
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Una diagnosi corretta è essenziale per impostare la terapia giusta. Tentativi “fai da te” o trattamenti generici possono peggiorare la situazione.
Cure e Trattamenti: Cosa Funziona Davvero
✅ Terapia Antibiotica
Nelle forme batteriche (acute o croniche), il trattamento principale è l’antibiotico mirato, scelto in base all’agente patogeno identificato. La durata può variare da 2 settimane fino a oltre un mese, nei casi cronici.
✅ Farmaci Antinfiammatori
Utilizzati per ridurre il dolore e l’infiammazione, sia nelle forme batteriche che non batteriche.
✅ Alfa-bloccanti
Questi farmaci rilassano i muscoli della prostata e della vescica, migliorando il flusso urinario.
✅ Fisioterapia del Pavimento Pelvico
Indispensabile per chi soffre di prostatite cronica non batterica. Aiuta a rilassare i muscoli contratti e a migliorare la circolazione locale.
✅ Supporto Psicologico
Lo stress cronico può mantenere o peggiorare la sintomatologia. Lavorare anche sul benessere mentale è parte integrante della cura.
✅ Stile di Vita e Abitudini
Piccoli cambiamenti possono fare la differenza:
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Bere molta acqua
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Limitare caffè, alcol e cibi piccanti
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Evitare lunghi periodi seduti
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Praticare attività fisica moderata
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Evitare il coito forzato o troppo frequente
Complicazioni: Cosa Succede se non si Cura
Una prostatite trascurata può portare a problemi anche seri:
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Ascessi prostatici
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Infezioni urinarie ricorrenti
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Infertilità (nelle forme croniche)
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Dolore cronico e impatto sulla vita sessuale e sociale
Per questo è importante non “sopportare” i sintomi, ma affrontarli con il supporto di uno specialista.
Quando Rivolgersi a un Urologo
Se avverti fastidi persistenti nella zona pelvica, difficoltà a urinare, dolore durante i rapporti o semplicemente hai dubbi sulla salute della prostata, non aspettare. Una visita urologica è il passo più efficace per fare chiarezza e iniziare un percorso di cura personalizzato.
Nel nostro studio offriamo diagnosi accurate e trattamenti su misura per la prostatite, con un approccio integrato che tiene conto non solo della causa medica, ma anche del benessere generale del paziente.
Prenota la tua visita oggi stesso. La salute non può aspettare.

Dott.ssa Francesca Carobbio
Urologa
Durante il suo percorso formativo si è dedicata allo studio e alla gestione della calcolosi urinaria, acquisendo particolare competenza nel trattamento endoscopico e mini-invasivo di calcoli renali e ureterali.